
Parrucchieri, barbieri, estetisti, tatuatori e piercer producono spesso rifiuti sanitari potenzialmente infettivi. Si tratta di materiali che, anche se non visibilmente contaminati, possono ferire e trasmettere infezioni.
Quali sono i rifiuti a rischio?
Secondo la normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 e Legge 214/2011), rientrano tra i rifiuti pericolosi a rischio infettivo (codice EER 18.01.03*):
- aghi
- siringhe
- lamette
- lancette
- pungi-dito
- testine di rasoi
- bisturi monouso
Come vanno smaltiti?
Devono essere affidati esclusivamente a ditte autorizzate per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti pericolosi.
Non è richiesto il registro di carico e scarico, ma è obbligatorio conservare i formulari di trasporto (FIR) in ordine cronologico presso la sede dell’attività, come previsto dall’art. 193 del D.Lgs. 152/2006. Questi documenti devono essere sempre disponibili in caso di controlli.
RENTRI: iscrizione obbligatoria
Chi produce rifiuti pericolosi deve iscriversi al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), rispettando le seguenti scadenze:
- Dal 15 giugno al 14 agosto 2025: imprese con più di 10 dipendenti
- Dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026: imprese con meno di 10 dipendenti
Hai bisogno di supporto?
L’Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Imprese è a disposizione per fornire assistenza su:
- iscrizione al RENTRI
- corretta gestione dei rifiuti
- altri adempimenti ambientali
ASSISTENZA, SUPPORTO e CONSULENZA
Per informazioni, iscrizione al RENTRI, corretta gestione dei rifiuti e adempimenti ambientali, è possibile contattare:
Ufficio Ambiente e Sicurezza
Tel 0541 760932 Emanuele Sebastiani
Tel 0541 760935 Giovanni Lezzi
Tel 0541 760927 Andrea Turci