DICHIARAZIONE MAURO VANNI, PRESIDENTE CONFARTIGIANATO IMPRESE DEMANIALI

Ieri a Roma ho incontrato i ministri del turismo Daniela Santanchè e Raffaele Fitto, per gli affari europei.
Il Governo ha esposto la volontà di aiutare la categoria per uscire dall’annosa questione del rinnovo delle concessioni alle attuali imprese balneari, utilizzando la via dei decreti attuativi della legge delega sulla concorrenza.

Un percorso legislativo che prevede l’intenzione di non emendare la deroga della scadenza delle concessioni, che sarebbe immediatamente contestata dall’Europa è impugnabile da qualunque tribunale regionale a causa della sentenza del Consiglio di Stato, oltre a mettere la categoria nell’impossibilità di accedere ai finanziamenti del PNRR.
Ci hanno comunicato l’intenzione di procedere all’emendamento sulla proroga dell’approvazione dei decreti attuativi della legge delega 118/22 sulla concorrenza.
Una proroga di qualche mese, utile a studiare insieme alle categorie e in accordo con tutte le norme e leggi vigenti, nonché le sentenze e le direttive europee, i decreti per riassegnare le concessioni nel rispetto e salvaguardia delle imprese balneari italiane.

Confartigianato Imprese Demaniali conferma la sua posizione: la priorità assoluta è definire una condizione di stabilità che consenta ai concessionari di far valere la loro professionalità e di poter pianificare investimenti allo stato attuale impossibili.
Se in questo percorso, per evitare altre battaglie legali ai vari livelli, è necessario prendersi qualche mese, crediamo sia bene essere prudenti.
Altresì va colto l’allarme dei sondaci, che ritengono molto complicato rispettare i tempi per bandire le gare. Ecco, siccome gli amministratori sui territori appartengono a tutti i partiti dell’arco costituzionale, li invitiamo a far pressione perché si arrivi ad un percorso certo e rapido.
Sinceramente siamo stanchi di avere sulle nostre spalle il giudizio approssimativo di chi ci addossa la responsabilità del blocco della situazione. Gli imprenditori balneari hanno sempre rispettato la legge, hanno sempre pagato quel che è loro stato chiesto e hanno valorizzato le aree demaniali facendone una locomotiva fondamentale per alimentare il nostro turismo.